Dal cuore della terra dove è nata, cresciuta e si riproduce la digna rabia, come popoli ribelli delle geografie del Sud Sudest [del Messico] che hanno accompagnato la carovana “Il Sud Resiste 2023” - Binnizá, Ayuuk, Nahua, Nuntajiyi (Nuntajuyi), Maya, Chol, Zoque, Tzeltal, Tojolabal, Tsotsil e meticci-, convocati da varie organizzazioni di questa geografia e dal Congresso Nazionale Indigeno, abbiamo attraversato i territori investiti dai megaprogetti di matrice militare, interconnessi tra di loro, che sono il cosiddetto Tren Maya e il Corridoio Interoceanico. Siamo arrivati in territorio zapatista presso il CIDECI-UNITIERRA / Caracol Jacinto Canek a San Cristóbal de las Casas, in Chiapas, dove ci siamo incontrati con molti altri popoli e organizzazioni dei popoli originari e delle aree urbane del sud-est del Paese, e di molte altre regioni della nostra Madre Terra, per condividere dolori, speranze e strategie di articolazione; per imparare dalle lotte di altre geografie e per continuare a tessere reti solidali di resistenza e ribellione planetaria.